L’ASSOCIAZIONE ACOS PIEMONTE E VALLE D’AOSTA in collaborazione con la PASTORALE DELLA SALUTE della diocesi di AOSTA e del FORUM ASSOCIAZIONI SANITARIE ha organizzato il 31 maggio l’incontro
PROMOZIONE E TUTELA DELLA VITA NELL’ETÀ ANZIANA
In un percorso formativo che ha previsto quattro incontri sulla promozione e tutela della vita in ogni sua parte si è parlato della vita nascente, dell’adolescenza, della vita adulta nelle diverse sedi e ad Aosta l’associazione ACOS ha approfondito la promozione e la tutela della vita nell’età anziana.
Lo sviluppo di questo tema è stato improntato sulle azioni positive che un anziano trova in sé e intorno a sé per vivere al meglio sotto il profilo psicologico, sociale e spirituale.
Lo psicologo dr Fusaro Alessandro ha evidenziato i bisogni di rimanere “svegli “, del contenimento emotivo e delle perdite, dei desideri di continuità, di identità, di autonomia delle persone anziane; il dr Jacquemod Riccardo ha descritto il progetto “anziani attivi” che in coprogettazione con il comune e due cooperative incrementa e facilita le attività per anziani autonomi e permette la presa in carico di persone con parziale autonomia; l’infermiera Annalisa Sacchi ha parlato dell’anziano e delle risorse nel prendersi cura di se, con il tentativo di mantenere la persona presso la propria abitazione e nella propria comunità in modo sicuro, indipendente e confortevole, collaborando con la famiglia , i servizi domiciliari e le associazioni di volontariato.
Ha fatto un breve intervento anche l’assessora alle politiche sociali di Aosta Clotilde Forcellati, dando alcuni dati sulle politiche per gli anziani.
Dopo un gustoso intervallo, i relatori sono stati il dr. Massimo Savio che ha descritto le attività di presa in carico di malati di Alzheimer e delle loro famiglie da parte dell’associazione La Piazzetta alla luce dello sempre più scarso sviluppo demografico e l’aumento degli anziani con demenza; Suor Serena Munari ha descritto la collaborazione nel progetto di sostegno ai malati di Alzheimer con la recita presso il loro convento in Valchiusella delle preghiere e i canti che rimangono nei ricordi, attività che condita da un pizzico di sana ironia, riapre il cuore alla spiritualità; ed infine don Isidoro Giovinazzo Mercuri ci ha descritto come avvicinarsi all’anziano terminale, ai familiari e di quanto sia importante il ministero della presenza e della consolazione.
Da questo incontro abbiamo capito quanto la sinergia di varie figure professionali e sociali serva a mantenere unita una comunità, soprattutto quando si parla di cura, intesa in senso del curarsi del proprio prossimo. Questa sinergia deve essere alimentata a livello politico ma deve sempre partire dalla buona volontà e attenzione di ognuno di noi, come singola persona che rispetta il bene comune. È dalle piccole osservazioni quotidiane, dal colloquio con il vicino, dallo sfogo con un commerciante di quartiere, dall’attenzione dell’impiegato allo sportello di banca o postale che si può notare un disagio e in collaborazione con le varie forme di assistenza, volontariato, famiglia si prospetta una soluzione. La collaborazione con figure professionali non fa che migliorare le prospettive di una tutela attiva della persona. L’intervento delle associazioni di volontariato aumenta la partecipazione dell’anziano come membro portatore di risorse, e favorisce l’accesso a programmi ad hoc per i più fragili.
Il mio valore di persona non finisce con la fine della parte più attiva della vita: la sfida è l’interrogarsi sul valore di persona indipendentemente dal “fare”, io valgo solo se faccio, o sono di più di quello che faccio? Questa domanda che ci ha illustrato il dr. Fusaro esprime i dubbi che gli anziani si pongono anche in modo non consapevole.
Quanto è importante essere proattivi, guadagnare salute quando si sta bene, non smettere di lavorare, mantenersi attivi con il corpo e con la mente, allenare le nostre facoltà cognitive, allenare l’attenzione, mettere in atto tutti questi interventi come prevenzione per un invecchiamento sereno.
Quanto è importante avere nella spiritualità un sollievo alle domande che nel fine vita diventano impellenti e recuperare il cuore misericordioso di Dio.
I relatori per approfondire hanno suggerito :
“Salvifici doloris” lettera apostolica di San Giovanni Paolo II, “De Senectute” di Norberto Bobbio
e un sito web fornito dal dr Savio Massimo sulla attività dell’associazione “La Piazzetta” e le comunità amiche delle persone con demenza:
https://www.alzheimer-lapiazzetta.it/wp-content/uploads/2024/04/presentazione-dfc-04-2024.pdf